ANDREA
ROSSATO
“YORKERS, UPPER UNDER GROUND“
Location: New York (USA)
Lo spazio influenza la vita delle persone
o le persone influenzano la vita dello spazio?
New York è una delle città più fotografate, sono state sviluppate innumerevoli opere autorali e questo lavoro non vuol raccontare la Grande Mela e la sua gente, non vuol essere l’ennesimo documento fotografico, ma vuole prendere spunto da questa metropoli, quale modello, per ragionamenti e riflessioni sulle interazioni sociali, sulle interazioni emotive che nascono dalle relazioni spazio-uomo. New York città dinamica, veloce, melting pot di culture, razze, estrazioni sociali, è divisa in due livelli. La vita degli “Yorkers” si svolge sia upper sia under ground. New York due macro spazi l’upper e l’under, un Yin Yang urbano. Due “place” vissuti in modo completamente diverso dagli abitanti, con regole sociali, comportamenti, tempi, spazi che sono più simili alle differenze tra due quartieri anziché tra sopra e sotto dello stesso. Nell’upper le costruzioni e l’urbanistica influenzano la vita delle persone, definiscono spazi distinti per scopo e fruizione: parchi, locali, vie, negozi, teatri, palestre, quartieri e molte altre tipologie di luoghi. Nel under assistiamo alla dicotomia tra costruzioni moderne luminose come la stazione Oculus o come la stazione Bowery molto più simile ad un ambiente industriale del 800 ma i comportamenti che si osservano nella stazione opera di Calatrava o nelle stazioni più antiche non subiscono apparenti mutamenti, l’estetica del luogo non influisce significativamente nel comportamento, rimane dominante la funzione dello spazio quale influenza sulla vita sociale delle persone. Non sussiste una risposta univoca su come lo spazio influenzi la vita delle persone ma neanche come la vita delle persone influenzino la vita di un luogo. Le interazioni place-uomo sono mutevoli e spesso ciò che osserviamo oggi domani può essere stravolto. Questo lavoro è stato sviluppato ad Aprile 2019 ed ora già assistiamo a scenari completamente diversi, cambiamenti avvenuti nell’arco di pochi mesi.
New York è un perfetto modello di una città,
non il modello di una città perfetta.
(Lewis Mumford, 2000)
ABOUT ANDREA ROSSATO
Andrea Rossato nato a Udine nel 1969, ora risiede a Pasian di Prato. Anche se ha “da poco iniziato” a fotografare (marzo 2011) ha pubblicato parecchie foto e progetti. I suoi lavori sono stati pubblicati in riviste di fotografia e non solo, molte sono le sue partecipazioni a mostre collettive internazionali (Londra, Roma, Parigi, New York, Mosca, Los Angeles, Miami Art Basel, Milano, Berlino, Atene, …). A partire dal 2013 ha vinto importanti concorsi internazionali di cui i più importanti: PX3, IPA, MIFA, FIIPA ma soprattutto nel 2015, 2016, 2017 la World Photography Organisation (WPO) gli ha conferito riconoscimenti in categorie diverse al Sony World Photography Award e molto altro ancora.
Continua a lavorare come responsabile per la pianificazione dei corsi e la gestione presso Civiform soc.coop.soc. (Ente di Formazione Professionale), di cui, oltre a insegnare fotografia, cura come fotografo ufficiale pubblicazioni ed eventi. Dal 2015 collabora con IRFOSS (Istituto di Ricerca e Formazione nelle Scienze Sociali) di Padova dove tiene e ha tenuto Workshop e lezioni di fotografia di architettura.
Il suo campo d’azione è la fotografia di architettura, ma la passione per la fotografia lo ha portato a sperimentare anche in altre aree, continua a studiare fotografia e non solo, per la ricerca di nuovi stili di comunicazione e per lo sviluppo di nuovi progetti.