


GALLERIA ARTEMISIA
VIA BARBARIGO 83
DA LUN A SAB 10.00 – 12.00
LUN, MER, GIO 16.30 – 18.00
Barbara di Maio
“Chianda e Ndrezza”

Location: ITALIA
Chianda e Ndrezza è un progetto fotografico che racconta la forza della tradizione e della comunità, esplorando la storia di un gruppo di donne di Vatolla, un piccolo paesino del Cilento. In questo angolo del mondo, le donne continuano a coltivare la cipolla di Vatolla, un tesoro di biodiversità che resiste nel tempo.
Il titolo, che in dialetto Celentano significa “pianta e intreccia”, esprime simbolicamente l’unione tra la terra e le persone, tra il passato e il presente. Attraverso le immagini, il progetto segue il ciclo completo della coltivazione della cipolla, dalla semina al raccolto, immergendosi nei gesti e nei rituali che accompagnano ogni fase del lavoro.
Ogni passo è celebrato da canti tradizionali cilentani, alcuni dei quali sono invocazioni contro il malocchio, tramandati di madre in figlia come una protezione sacra contro le forze che potrebbero minacciare il raccolto. Questi riti, radicati nella cultura locale, rappresentano non solo un legame con la terra, ma anche un atto di resistenza e di identità collettiva. Chianda e Ndrezza è un omaggio alla vita rurale, alle tradizioni che sopravvivono nel tempo e alla forza delle donne che, con cura e determinazione, portano avanti questa pratica secolare.
ABOUT BARBARA DI MAIO
Barbara Di Maio si appassiona alla fotografia fin da giovanissima. Interprete di conferenza e traduttrice, ha frequentato l’ICP, l’International Center of Photography di New York, dove ha perfezionato la tecnica fotografica, specializzandosi in fotografia di moda e di ritratto. Ha vinto una borsa di studio per il Master in Fotogiornalismo e Reportage presso la Scuola di Fotografia e Cinema di Roma. Da oltre dieci anni si dedica principalmente alla fotografia antropologica e sociale, esplorando e documentando il folklore e le tradizioni antiche in Campania e in tutta Italia. Nel 2017 ha organizzato la sua prima mostra personale Japan Katana Urban Cuts, un inedito sguardo sul Giappone e su Tokyo, ricostruito attraverso un percorso visivo che gioca su colori e riferimenti alla modernità e alla frenesia della metropoli giapponese. Le sue fotografie sono state premiate e pubblicate su riviste e collettivi internazionali di fotografia. Per il suo progetto A’ Maschkarata, è stata selezionata dall’Archivio Digitale Futuro Arcaico come artista per la ricerca sull’identità territoriale e sul folklore. Il suo progetto I Misteri di Trapani è stato recentemente pubblicato sulla rivista d’arte MoleArt. Attualmente sta collaborando con l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale per il progetto “Legami intangibili nei paesaggi festivi”, un’iniziativa vincitrice del bando Strategia fotografia 2022, promosso e sostenuto dal Ministero della Cultura, Direzione generale per la creatività contemporanea.