ANDREA ROSSATO

“Yorkers Upper Under Ground”

Location: NEW YORK

I fenomeni sociali non possono fare a meno dei luoghi in cui avvengono. Se pensiamo alla vita in comunità di gruppi di individui che condividono gli stessi spazi, tale affermazione assume un significato quanto mai ragionevole. Gli spazi urbani assumono oggi la sede preferenziale in cui effettuiamo le nostre interazioni sociali. Anche se i luoghi possono essere costruzioni teatrali grandiose essi non sono mai prodotte in maniera conclusiva e delineata. I luoghi sono rinnovati infinitamente da tutti gli individui che lo vivono. La forma degli spazi influenza la percezione degli individui rispetto a quel ambiente; essi sono in grado di influenzare il giudizio su ciò che sia “place” e ciò che non lo sia. Il luogo potrebbe essere quindi l’esito della produzione culturale che gli individui elaborano rispetto ad uno spazio.

New York città dinamica, veloce, melting pot di culture, razze, estrazioni sociali, perfetto modello di città, è divisa in due livelli. La vita degli “Yorkers” si svolge sia upper sia under ground.

Urbanisti, architetti, politici e investitori hanno contribuito allo sviluppo della Grande Mela e continuano a farne mutare l’aspetto, ma le vere modifiche avvengono tramite l’uso quotidiano degli spazi da parte degli abitanti. La vita o la morte di un luogo è decretata non solo dagli interessi economici ma principalmente dalle persone che consciamente o inconsciamente ne decretano, con la loro presenza e le loro attività, il successo o l’insuccesso dello stesso. Non meno rilevante è che anche il rinnovamento di un luogo non può prescindere dalle persone stesse. E’ incredibile osservare come una stessa persona si comporti in modo diverso tra l’upper e l’under ground. Anche le relazioni sociali sono radicalmente diverse. In Subway si assiste alla presenza di molteplici individualità, in transito, in attesa, isolate dal contesto e non alla ricerca di relazioni sociali. I tempi nella subway anche se veloci e scanditi da fermate, arrivi e partenze, sembrano dilatati e dettati dagli orari dei treni. New York due “place” vissuti in modo completamente diverso dagli abitanti, con regole sociali, comportamenti, tempi, spazi che sono più simili alle differenze tra due quartieri anziché tra sopra e sotto dello stesso. Nell’upper le costruzioni, l’urbanistica influenzano la vita delle persone, definiscono spazi distinti per scopo e fruizione: parchi, locali, vie, negozi, teatri, palestre, quartieri e molte altre tipologie di spazi. Nel under assistiamo alla dicotomia tra costruzioni moderne luminose come la stazione Occulus o come la stazione Bowery molto più simile ad un ambiente industriale del 800 ma i comportamenti che si osservano nella stazione opera di Calatrava o nelle stazioni più antiche non subiscono apparenti mutamenti, l’estetica del luogo non influisce significativamente nel comportamento, rimane dominante la funzione dello spazio quale influenza sulla vita sociale delle persone. Non sussiste una risposta univoca su come lo spazio influenzi la vita delle persone ma neanche come la vita delle persone influenzino la vita di un luogo.

ABOUT ANDREA ROSSATO

Andrea Rossato nato a Udine nel 1969, ora risiede a Pasian di Prato. Ha iniziato a fotografare nel marzo 2011 e i suoi lavori sono stati pubblicati su riviste e non solo, molte sono le sue partecipazioni a mostre collettive e personali internazionali e nazionali (Londra, Roma, Parigi, New York, Mosca, Los Angeles, Miami Art Basel, Milano, Berlino, Atene,…). A partire dal 2013 ha vinto importanti riconoscimenti internazionali di cui i più importanti: PX3, IPA, MIFA, FIOF ma soprattutto nel 2015, 2016, 2017 la World Photography Organisation (WPO) gli ha conferito riconoscimenti in categorie diverse al Sony World Photography Award e molto altro ancora.

Continua a lavorare come responsabile per la pianificazione dei corsi e la gestione presso Civiform soc.coop.soc. (Ente di Formazione Professionale), di cui, oltre a insegnare fotografia, cura come fotografo ufficiale pubblicazioni ed eventi. Dal 2015 ha collaborato con IRFOSS (Istituto di Ricerca e Formazione nelle Scienze Sociali) di Padova dove ha tenuto Workshop e lezioni di fotografia di architettura. Il suo campo d’azione è la fotografia di architettura, ma la passione per la fotografia lo ha portato a sperimentare anche in altre aree, continua a studiare fotografia e non solo, per la ricerca di nuovi stili di comunicazione e per lo sviluppo del suo stile.

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