LUCA ROSSI
“UN FLUSSO DI COSCIENZA IMPERFETTO 1.0”
“La tecnica narrativa “flusso di coscienza” consiste nella libera rappresentazione dei pensieri di una persona così come compaiono nella mente prima di essere riorganizzata logicamente in frasi. Non ho trovato mai una definizione che si adattasse di più al mio modo di fotografare. “Un flusso di coscienza imperfetto 1.0” è un progetto in continua evoluzione che emerge dalla costante analisi del mio archivio, ed ha come filo conduttore quella strana sensazione di essere osservati che quando diventa pesante si trasforma in Scopofobia (paura morbosa di essere osservati e di attirare l’attenzione altrui)”.
ABOUT LUCA ROSSI
Luca Rossi ha iniziato a fotografare da bambino, in analogico, sotto la guida della carissima cugina, fotografa del Circolo Fotografico Vicentino di allora, Albertina Rossi. Fin d’allora ammira e segue fotografi come Attilio Pavin, Mario Lasalandra, Placido Barbieri. Durante l’adolescenza abbandona completamente la pratica ma mantiene l’interesse per la fotografia, che poi riprende con l’avvento del digitale. L’amore per la fotografia di strada e la continua lo ricerca lo portato negli ultimi anni a dedicare molto tempo a gruppi di studio e workshop, per confrontarsi con l’eccellenza degli autori contemporanei che lo influenzano e ispirano come Riccardo Bononi, dell’Istituto di Ricerca e Formazione nelle Scienze Sociali – IRFOSS, Umberto Verdoliva, Ferdinando Fasolo e Giampaolo Romagnosi del gruppo Mignon. Non crede ci sia un punto d’arrivo in fotografia ma ritiene ci sia solo il cammino che ne è esso stesso l’essenza.
CAFFÈ PEDROCCHI – SALA VERDE
VIA VIII FEBBRAIO 15
TUTTI I GIORNI 8.30 -22.00