Location: KAZAKISTAN

Ogni tre mesi un razzo spaziale che trasporta tre astronauti e cosmonauti alla Stazione Spaziale Internazionale viene lanciato dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. All’incirca nello stesso momento, a nord-est, in remote praterie, altri tre astronauti rientrano sulla Terra. Le fotografie di Some Worlds Have Two Suns documentano questi arrivi e partenze della navicella russa Soyuz e della comunità locale le cui vite si intrecciano accidentalmente con questo portale verso lo spazio.

Durante la sua prima visita nel 2015, mentre gli astronauti e i cosmonauti prendono parte alla cerimonia di atterraggio, McConnell nota un gruppo di abitanti del villaggio di Kenjebai-Samai, giunti per assistere allo strano evento che si svolge proprio dietro casa loro. Sebbene inizialmente attratto dall’idea di documentare i viaggiatori spaziali, è la comunità locale, residente nelle isolate praterie, a spingerlo a tornare.

«A ogni visita soggiornavo a Kenjebai-Samai o mi spingevo più lontano. La steppa, che all’inizio appariva come un vuoto sconfinato, con il tempo rivelava dettagli inaspettati. Scoprivo un popolo per lo più disinteressato ai viaggiatori spaziali eppure in qualche modo legato a questo strano rituale. Questi discendenti di nomadi, ancora una volta, ai margini di un nuovo orizzonte.»

ABOUT ANDREW MCCONNELL

Andrew McConnell ha iniziato la sua carriera lavorando per un quotidiano di Belfast durante le fasi finali dei Troubles e la transizione alla pace. Dopo aver lavorato come fotoreporter per oltre un decennio, il suo lavoro oggi si concentra su progetti a lungo termine che esplorano questioni socio-politiche, migrazioni forzate e ambiente. Lavora sia nella fotografia che nel cinema e, più recentemente, ha girato e co-diretto il documentario GAZA (2019) presentato in anteprima al Sundance Film Festival ed è stato successivamente selezionato come candidatura ufficiale dell’Irlanda agli Oscar nella categoria Miglior Film Internazionale agli Academy Awards 2020. Le sue fotografie compaiono regolarmente su pubblicazioni internazionali e ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui due primi premi ai World Press Photo Awards, un primo posto al Pictures of the Year International e due Sony World Photography Awards. Some Worlds Have Two Suns è la sua prima monografia.