CATTEDRALE EX MACELLO
VIA ALVISE CORNARO 1
DA GIO A DOM 10.00 – 19.00
Solmaz Daryani
“The Eyes of the Earth”
Location: IRAN
“Un lago è l’occhio della terra, nel quale l’osservatore misura la profondità della propria natura.”
Henry David Thoreau
L’Iran si trova ad affrontare una grave crisi idrica. La siccità, l’aumento della domanda idrica e il degrado mettono sotto pressione la società portandola ad un’iniquità sempre più visibile e ad una grande crisi sociale/politica non solo all’interno dell’Iran, ma anche nei paesi vicini. Solmaz Daryani è cresciuta accanto al Lago Urmia, un tempo il lago più grande del Medio Oriente e il secondo lago salato più grande del pianeta. I quasi sei milioni di persone che vivono nel bacino di Urmia hanno profondi legami sociali ed economici legati a questo specchio d’acqua in continua riduzione. Il popolo turco-azero, che vive attorno alle sue rive, lo considera un simbolo della propria identità, definendolo “il solitario turchese dell’Azerbaigian”.
Un tempo fiorente destinazione turistica, il Lago Urmia forniva sostentamento a innumerevoli persone inclusa la famiglia di Solmaz Daryani, il cui nonno gestiva un motel fronte lago nella turistica città portuale di Sharafkhaneh, dove vivono tutt’oggi i suoi parenti tra cui gli zii, un tempo marinai. Meno di dieci anni fa, il nonno ospitava decine di turisti al giorno durante l’estate. Solmaz ha trascorso tutte le estati della sua infanzia sulla riva di questo lago salato, nella casa dei nonni. Quando il lago era ancora una meta ambita, i bagnanti si immergevano nell’acqua salata e si spalmavano il corpo con il suo leggendario fango nero. Solmaz conserva quei ricordi: il suono delle onde, le chiacchiere dei vacanzieri sulla spiaggia, l’odore di zolfo del fango e la brezza salata nel caldo della metà del pomeriggio.
In questa storia intima a lungo termine, iniziata nel 2014, ha cercato di dimostrare gli impatti del prosciugamento del lago Urmia sulla sua famiglia, sull’ecosistema e sulle persone che vivono intorno ad esso riflettendone l’interconnessione tra gli esseri umani e l’ambiente.
ABOUT SOLMAZ DARYANI
Solmaz Daryani è una fotografa documentarista iraniana che attualmente ha sede in Iran e nel Regno Unito. È borsista della Magnum Foundation e della National Geographic Society, membro di Women Photograph e Diversify Photo. Il suo lavoro si concentra principalmente sull’esplorazione dei temi del cambiamento climatico e della crisi idrica, con un forte interesse per le relazioni umane con l’ambiente, le comunità e le culture.
Il progetto in corso di Solmaz, The Eyes of Earth, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il London Magnum Photos Grant 2015, la borsa di studio Alexandra Boulat 2020, il PhotogrVphy Grant 2018 e il FotoEvidence Book Award 2021.
Si è laureata in informatica all’Università di Tabriz nel 2011 e successivamente ha approfondito la sua passione per la fotografia attraverso lo studio autonomo. Ha inoltre proseguito la sua formazione presso la Danish School of Media and Journalism (DMJX) nel 2020.
Il lavoro di Solmaz Daryani è stato riconosciuto e pubblicato da numerose pubblicazioni internazionali, tra cui National Geographic Magazine, The New York Times, Der Spiegel, Atlas Obscura, Foreign Policy Magazine, L’OBS Magazine, Le Monde e Polka Magazine. Il suo lavoro è stato pubblicato anche su vari giornali e pubblicazioni iraniane.