CATTEDRALE EX MACELLO

VIA ALVISE CORNARO 1

DA GIO A DOM 10.00 – 19.00

Andrea Ferro

“The spirits of Laamb”

Location: SENEGAL

Nella Laamb, la lotta tradizionale senegalese, il misticismo svolge un ruolo centrale. Originariamente praticato dal popolo Serer come preparazione tribale alla battaglia, si è poi evoluto in un rituale di villaggio. Oggi la Laamb non è solo uno sport nazionale—più importante persino del calcio—ma anche un via per il riscatto sociale. All’interno della società senegalese i lottatori sono altamente rispettati, spesso diventando idoli per le loro comunità, e la pressione per la vittoria da parte dei fan è talvolta enorme.

Prepararsi per ogni combattimento implica rituali che si ritiene conferiscano poteri soprannaturali al lottatore e lo proteggano dal suo avversario. Gli sciamani e i leader religiosi, noti come “sorcerer” o “marabout,” sono incaricati di questi riti magici. A tale scopo realizzano pozioni e speciali amuleti chiamati “gris-gris,” che i lottatori indossano durante i combattimenti, tipicamente attorno alla vita, ai polsi o ai bicipiti. A seconda dell’importanza dell’incontro, questi rituali possono iniziare anche diverse settimane prima del combattimento.

Ai massimi livelli della Laamb, i lottatori più famosi spendono ingenti somme di denaro per assumere un team di sciamani con i loro assistenti al fine di assicurarsi la migliore protezione possibile e la massima qualità di rituali e amuleti.

La musica gioca inoltre un ruolo vitale, allo scopo di ispirare e proteggere i combattenti. I musicisti, in genere uomini e noti come “griot,” incarnano questa tradizione suonando durante l’intera durata dei combattimenti specifici ritmi con percussioni, accompagnati dai canti intonati dalle donne. I griot sono inoltre tradizionalmente temuti, poiché si crede abbiano poteri speciali e che siano in contatto con le forze naturali.

“The spirits of Laamb” è un progetto a lungo termine tuttora in corso che svela la magia ancestrale e il misticismo che definiscono e pervadono questa forma unica di lotta, la cui importanza culturale va ben oltre la dimensione sportiva. 

ABOUT ANDREA FERRO

Andrea Ferro è un fotogiornalista e videomaker indipendente, attivo tra Africa occidentale e Medio Oriente, con un focus su reportage sociali, tematiche ambientali e fotografia architettonica. Attratto dal legame tra l’esistenza umana e l’ambiente costruito, esplora la transitorietà e come individui e comunità interagiscono con lo spazio fisico. Nel 2019 ha pubblicato il libro fotografico “No promised land” (Crowdbooks), che mostra la quotidianità e le condizioni di vita nelle strutture di accoglienza per migranti in Italia. Nel 2021, il suo progetto documentaristico “Zaïm” ha vinto il secondo posto ai Sony World Photography Awards. È contributor per l’agenzia Redux Pictures e collabora con RSI (Televisione Svizzera Italiana).