EX SCUDERIE PALAZZO MORONI
VIA DEL MUNICIPIO 1
DA GIO A DOM 10.00 – 19.00
Selene Magnolia Gatti
“ZOR”
Location: BULGARIA
Nell’Europa di oggi, sempre più segnata da tensioni sociali e ostilità verso il diverso, forme di discriminazione e isolamento sono in costante aumento. Lungo le frontiere come all’interno dei paesi, le minoranze sono emarginate, spinte dentro in spazi fisici e culturali di esclusione e confino, siano essi strade, campi di detenzione o “ghetti”.
Le comunità Rom, Sinti e Gypsy in Europa contano tra i 10 e i 12 milioni di persone, come l’intera popolazione del Belgio. Nonostante siano la minoranza più numerosa d’Europa, l’80% è a rischio di povertà e subisce discriminazioni maggiori di altri gruppi.
Stolipinovo, il cosiddetto “ghetto” Rom, Sinti e Gypsy più grande d’Europa, si trova nella periferia di Plovdiv, la seconda città della Bulgaria.
Mentre riflette la marginalizzazione reale che caratterizza luoghi come Stolipinovo, l’uso limitante e stereotipante della parola “ghetto” impone un’immagine distorta che ne oscura il carattere complesso ed eterogeneo. Diverse identità etniche, religioni, classi sociali coesistono, come anche il conservatorismo patriarcale e comunità LGBTQIA+.
Quartiere urbano ordinario in passato, Stolipinovo è diventato un ghetto con la caduta del comunismo e privatizzazione delle industrie, che ha portato i residenti a perdere il lavoro a causa di discriminazione razziale. Oggi, nonostante siano presenti da ben prima dall’indipendenza della Bulgaria nel 1905 e si dichiarino eredità dell’impero ottomano, i circa 80.000 Rom, Sinti e Gypsy abitanti di Stolipinovo sono emarginati, e vivono in costante stato di emergenza sociale, abitativa e sanitaria.
Circondata da un’atmosfera di sentimenti nazionalisti e identitari, Stolipinovo è un ritratto della discriminazione sistematica in Europa nel 21esimo secolo.
ABOUT SELENE MAGNOLIA GATTI
Fotogiornalista indipendente, italiana attualmente a Berlino. Il lavoro fotogiornalistico segue esperienze professionali come infermiera d’urgenza, personale medico in crisi umanitarie, e linguista qualificata. Si approccia principalmente a temi sociali e legati all’ambiente. Ha collaborato con media internazionali, agenzie di giornalismo investigativo e varie no profit. Ha contribuito al libro Hidden – Animals in the Anthropocene, premiato “libro fotografico dell’anno” da POY (2021). Il progetto Zor è stato esposto al festival di fotogiornalismo Visa Pour L’Image 2022. Vari suoi lavori sono stati premiati, tra vari altri, da British Journal of Photography (2023), SIPA (2022), Px3, TIFA, MIFA, BIFA, APA, Kolga Tbilisi (2022), Global Billboard Project (2021). Ha ottenuto l’European Journalism Fund per un progetto ambientale attualmente in corso, e dal 2023 è rappresentata dall’agenzia fotografica Panos.